Ecco il tempo adatto

26 febbraio 2020 Chiesa di Santo Anselmo Processione Penitenziale e Basilica di Santa Sabina Imposizione delle Ceneri

don Enrico Finotti 

L’antica tradizione liturgica romana dà grande importanza alla celebrazione della Statio. Si tratta di una solenne convocazione di tutto il popolo dell’Urbe in una chiesa di raduno (collecta) per poi raggiungere in processione la chiesa di stazione (statio), dove si celebra una actio liturgica sulla parola di Dio o anche la stessa Eucaristia. Tale celebrazione veniva chiamata anche «litania» in quanto il canto delle litanie dei Santi e dei salmi penitenziali caratterizzavano la processione. Nel tempo di Quaresima le Stationes erano a ritmo quotidiano e il Messale (fino al 1962) ne annotava ogni giorno la chiesa interessata. Se la tradizione stazionale é ormai da secoli scomparsa nella sua
forma più popolare e solenne, tuttavia ancor oggi la pratica viene ricordata e riproposta, almeno in forme più ridotte, nel vigente Messale Romano e in altri libri liturgici e documenti magisteriali, che ne danno indicazioni più specifiche.


Si deve dire che la Statio affonda le sue radici fin dall’epoca apostolica quando la comunità cristiana praticava una sosta spirituale e penitenziale il mercoledì e il venerdì di ogni settimana dell’anno: in ricordo del tradimento del Signore (mercoledì) e della sua morte (venerdì). E’ pur vero che nella pietà popolare è rimasto, fino a pochi decenni fa,
il costume che nei mercoledì e nei venerdì di Quaresima vi fosse una speciale predicazione col canto del Miserere: il «Quaresimale». Tale pratica potrebbe essere ritenuta una traduzione popolare dell’antica liturgia stazionale. Nei secoli successivi, nei venerdì di Quaresima, si cominciò a praticare il pio esercizio della Via crucis, come ancor oggi si continua a fare. Anche la recente riscoperta, nella vita ascetica di molti fedeli, del digiuno del mercoledì e del venerdì, attesta come l’antica disciplina apostolica sia profonda e sempre attuale.
La Statio quaresimale In questo numero si vuole offrire un rito possibile per attuare, nel contesto odierno, la tradizione della Statio quaresimale, opportunamente celebrata nei mercoledì della Quaresima e rispondendo in tal modo all’antica usanza liturgica sopra descritta.
Il rito si compone di quattro parti:
– la processione penitenziale
– la liturgia della Parola
– il canto del Miserere
– la preghiera di «esorcismo»
Ciascuna parte raccoglie elementi importanti della tradizione liturgica della Quaresima romana in modo che l’insieme offre una sintesi del mistero che la Chiesa celebra in questo tempo sacro.

https://www.liturgiaculmenetfons.it/wp-content/uploads/2018/03/LITURGIA-38.pdf

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