IL TRAMONTO DEL SABATO (TEMPO ORDINARIO seconda parte)

 A CURA DELLA REDAZIONE

“Benchè il giorno liturgico, come il giorno astronomico, decorra dalla mezzanotte alla mezzanotte, la Chiesa nella celebrazione della Domenica ha conservato l’uso biblico di computare come inizio del giorno la sera : “ E fu sera, e poi mattino: il primo giorno” (Gen 1, 5). Infatti, secondo le parole di s. Leone Magno la Domenica è “il giorno della risurrezione del Signore, il cui inizio, come è noto, è fissato la sera del Sabato”.
Questa è la vera ragione per cui si sono sempre celebrati i primi vespri della Domenica e per cui la sede apostolica, per provvedere alle necessità della nostra epoca, dà alle conferenze episcopali che la chiedono, la facoltà di anticipare la sera del Sabato la messa della Domenica successiva” (CONSILIUM, n. 260).
Questa disposizione, recepita nel Codice di Diritto Canonico, è ora legge universale della Chiesa e non si può più parlare di messa prefestiva, ma festiva a tutti gli effetti in tutta la Chiesa Cattolica.


“Soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa, o nel vespro del giorno precedente” (CDC, can. 1248 § 1). 
“A proposito della celebrazione delle vigilie bisogna fare osservare che la nozione medioevale della vigilia, cioè di un giorno penitenziale prima della festa, nella riforma liturgica è stata completamente abolita. Se si eccettua la veglia pasquale che deve essere celebrata nel corso della santissima notte, col nome di “messa della vigilia” si indica d’ora in poi la messa che può essere celebrata nelle ore serali, con rito festivo, sia prima sia dopo i primi vespri di alcune solennità” (CONSILIUM, n. 279).
Si segnalano ora alcune norme pratiche per la celebrazione festiva del sabato sera e delle vigilie delle feste di precetto:
* Il giorno festivo inizia alle ore 16.00
“Tale ora (16.00) diventa discriminante, agli effetti dell’adempimento del precetto festivo, anche per le eventuali Messe “rituali”, le quali, a partire da quest’ora, dovranno seguire le rubriche del giorno festivo” (Calendario Liturgico Diocesano Tridentino, anno 2000-2001, pag. 42).
* Tale ora di inizio del giorno festivo sia segnalata col suono delle campane secondo le tradizioni locali.
* Sarebbe quanto mai conveniente a quest’ora o più tardi la celebrazione pubblica dei Primi Vespri della domenica o della festa.
* La messa del sabato sera deve manifestare il suo carattere festivo con gli elementi rituali stabiliti :
“ Dal punto di vista liturgico, il giorno festivo ha inizio con i primi vespri. Conseguentemente la liturgia della Messa detta talvolta “prefestiva”, ma che in realtà è a tutti gli effetti “festiva”, è quella della domenica, con l’impegno per il celebrante di tenere l’omelia e di recitare con i fedeli la preghiera universale” (DD n. 49). 
* Conviene che la celebrazione del matrimonio e delle esequie avvengano nel primo pomeriggio del sabato, prima delle ore 16.00. Se per necessità si dovranno celebrare dopo le ore 16.00, si seguiranno le rubriche del giorno festivo.
* In ogni chiesa parrocchiale per quanto possibile sia assicurato ogni sabato il servizio per il Sacramento della Penitenza con un preciso orario esposto.

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