IL “CORPUS DOMINI” NELL’ANNO LITURGICO prima parte

Gandino (Bergamo) – Processione del Corpus Domini

A CURA DELLA REDAZIONE

Per una completa comprensione del ‘Corpus Domini’ conviene innanzitutto considerarlo nel piano di educazione alla fede che la Chiesa, nostra Madre, offre a tutti i suoi figli: l’Anno Liturgico.

* Nei primi sei mesi, da dicembre a maggio, la Chiesa celebra il mistero di Cristo, ossia celebra le tappe della vita del Signore, distribuite nella successione delle feste e dei tempi sacri.

L’attesa secolare del Salvatore da parte dei Patriarchi e dei Profeti (Avvento); l’ incarnazione, la nascita e l’infanzia del Signore (Tempo di Natale); il suo battesimo, i miracoli e il mistero della sua vita pubblica (Domeniche dopo l’Epifania); il suo viaggio decisivo verso Gerusalemme dove affronterà la passione (Quaresima); la sua passione, morte, sepoltura e risurrezione (Triduo Pasquale); le sue apparizioni come risorto (tempo pasquale); la sua ascensione al cielo (Ascensione); l’attesa dello Spirito Santo (novena di Pentecoste); la discesa dello Spirito Santo

(Pentecoste). In questi primi sei mesi la Chiesa non solo ripresenta i fatti della nostra redenzione, ma anche crea i nuovi cristiani, mediante i riti catecumenali durante la quaresima e i sacramenti della iniziazione cristiana (battesimo, cresima ed eucaristia) conferiti nella notte di Pasqua e spiegati nel tempo pasquale.

Insieme con i catecumeni la Chiesa richiama tutto il popolo cristiano all’approfondimento della fede e al rinvigorimento della vita di grazia. Questo soprattutto avviene nei tempi forti di Avvento e Quaresima, che rappresentano dei veri corsi di esercizi spirituali annuali estesi a tutto il popolo di Dio.

In tal modo la Chiesa esce da questi primi sei mesi numericamente più estesa (i nuovi battezzati) e qualitativamente più elevata per l’opera di santificazione compiuta.

* Nei successivi sei mesi da giugno a novembre si celebra il mistero della Chiesa, in cammino missionario nel mondo nell’attesa dell’ultima venuta del Signore. Infatti, la Chiesa, nata dall’effusione dello Spirito Santo a Pentecoste, eleva lo sguardo all’ Autore dell’opera della nostra salvezza l’Unico Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e, nel mentre ne contempla il mistero, lo adora, lo loda e lo ringrazia per tutta l’opera redentiva dell’umanità. La Chiesa è il popolo adunato nella divina Trinità e in nome della SS.Trinità evangelizza, battezza e santifica gli uomini. Ecco il senso della solennità della SS. Trinità che, dopo la Pentecoste, inizia il tempo Ordinario, ossia il tempo della Chiesa pellegrina nel mondo verso il Regno di Dio. Subito dopo con la solennità del “Corpus Domini” la Chiesa riconosce che mediante l’Eucaristia il Signore “è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” e col sacrificio eucaristico attualizza ogni giorno tutta l’opera della nostra salvezza, che diviene per noi contemporanea e attuale; nella santa comunione poi ci unisce come membra vive al suo Corpo per condividere la sua gloria. Mediante l’Eucaristia l’incarnazione, la passione, la risurrezione e il dono dello Spirito Santo divengono presenti alla nostra vita e la trasformano elevandola alla vita divina. Tutto l’insieme dell’anno liturgico con le sue distinte feste si realizza per noi nel mistero ogni volta che viene celebrata la SS. Eucaristia. Potremo anche dire che, come la Messa del giovedì santo è la sintesi sacramentale del mistero pasquale che si snoda liturgicamente nel triduo pasquale successivo, così la solennità del Corpus Domini è la sintesi sacramentale del mistero pasquale celebrato nella sua forma più estesa, nell’intero Anno Liturgico, dall’Incarnazione alla Pentecoste.

Il ‘Corpus Domini’ afferma: tutto ciò che è stato celebrato nelle varie fasi dell’Anno liturgico, ora si compie ogni volta che si celebra l’Eucaristia. E insieme afferma che l’Eucaristia è la modalità con la quale il mistero pasquale accompagna la Chiesa nel tempo fino al ritorno del Signore. “Questo sacrificio è talmente decisivo per la salvezza del genere umano che Gesù Cristo l’ha compiuto ed è tornato al Padre soltanto dopo averci lasciato il mezzo per parteciparvi come se vi fossimo stati presenti. Ogni fedele può così prendervi parte e attingerne i frutti inesauribilmente” (Ecclesia de Eucaristia, n. 11). Dall’Eucaristia così nasce e si sviluppa continuamente la Chiesa, inizio e germe del Regno di Dio nel mondo.

* La processione eucaristica, tipica della solennità del “Corpus Domini” esprime egregiamente questo mistero. Infatti la Chiesa è inviata in tutto il mondo ad annunziare il Vangelo e a nutrire gli uomini col Pane della vita. L’incedere in processione esprime la sorprendente diffusione secolare della Chiesa nei vari continenti “fino agli estremi confini della terra”…. (continua)

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